Le basi teoriche
Ecco alcuni brevi accenni per capire meglio su cosa si basa il mio lavoro con il paziente.

Psicoterapia Cognitiva
La psicoterapia cognitiva di seconda generazione integra i principi della terapia cognitivo-comportamentale con una maggiore attenzione alle emozioni, agli approcci corporei e alle relazioni interpersonali. Si concentra sulla comprensione degli schemi di pensiero automatici e sul miglioramento della regolazione emotiva, favorendo un cambiamento più profondo e duraturo nei comportamenti e nei processi psicologici.

Psicoterapia cognitivo-evoluzionista
La psicoterapia cognitivo-evoluzionista parte dall’idea che il nostro cervello abbia sviluppato determinati meccanismi di adattamento per far fronte alle sfide ambientali e garantire la sopravvivenza. Lavoro utilizzando il concetto di “sistemi motivazionali interpersonali” di Giovanni Liotti cioè meccanismi psicologici che guidano le nostre interazioni sociali, come la ricerca di attaccamento, l’esplorazione e la difesa. Questi sistemi sono fondamentali per la regolazione delle emozioni e delle relazioni: influenzano il nostro comportamento in base alle esperienze vissute durante l’infanzia. Un buon equilibrio tra questi sistemi è essenziale per il benessere psicologico e la qualità delle relazioni interpersonali.

Approcci Bottom Up
Il corpo conserva le tracce delle nostre esperienze passate, a volte in modo più efficiente della nostra mente e ciò che il corpo trattiene influenza poi il nostro modo di stare al mondo, con noi stessi e con gli altri. Negli ultimi anni sono sempre più diffuse in psicoterapia le tecniche bottom up: strumenti terapeutici in grado di facilitare cambiamenti “dal basso in alto” delle funzioni mentali di ordine superiore partendo dal corpo.

Il lavoro con le parti
Un modello terapeutico che considera la psiche come composta da diverse “parti” interne, ognuna con le proprie emozioni, pensieri e comportamenti. Il modello IFS propone che la nostra mente sia strutturata in una sorta di famiglia interna, composta da parti che interagiscono tra loro. Queste parti possono essere protettive o vulnerabili, e il conflitto tra di esse può causare sofferenza. L’obiettivo del lavoro terapeutico sarà quello di conoscere meglio le parti di Sé e favorire una maggiore integrazione tra di esse.